West Star è il nome dell’ex bunker antiatomico scavato nella roccia del Monte Moscal, situato nella provincia di Affi.

Creato durante la Guerra Fredda allo scopo di coordinare le operazioni strategiche di difesa dei confini nord orientali italiani, negli anni Settanta era considerato la base NATO più sofisticata d’Europa.

Dotato delle tecnologie più all’avanguardia dell’epoca, poteva resistere ad attacchi fino a 100 chilotoni, circa 6 volte la bomba atomica.

Ad oggi è il bunker sotterraneo più grande d’Italia, infatti, la sua superficie si estende per 13mila mq.

Questo gigantesco manufatto, testimone della nostra storia più recente e contornato da sempre da un alone di mistero, poiché coperto dal segreto militare, tra pochi mesi sarà finalmente accessibile al pubblico.

Tra i membri del comitato tecnico-scientifico creato ad hoc che renderà possibile l’apertura al pubblico della “Stella dell’Occidente” è presente il nostro amministratore delegato Giacomo Ballerini.

Dopo aver ottenuto il vincolo monumentale dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza in tempi rapidissimi, grazie anche alla fondamentale collaborazione dell’Università degli Studi di Firenze con il suo progetto di ricerca, il sindaco di Affi Marco Sega ha annunciato i membri del comitato, appositamente selezionati per il loro curriculum di esperti.

Durante la conferenza stampa tenutasi il 16 febbraio presso la Biblioteca Comunale di Affi, il nostro direttore della sezione turistica Giacomo Ballerini, membro più giovane della squadra di specialisti, è stato scelto in qualità di esperto del settore insieme ad altre figure di grande competenza.

Insieme a lui, lavoreranno alla musealizzazione del bunker in qualità di amministratori comunali Maurizio Bonati, product manager settore informatico e Donato Parisi, sottoufficiale dell’Esercito. Gli altri membri del comitato saranno Michelangelo Pivetta, professore di Composizione Architettonica e Urbana dell’Università degli Studi di Firenze e responsabile del progetto di recupero West Star; Gerardino De Meo, Generale in congedo ed ultimo Ex Comandante West Star; Enrico Boni, Direttore dell’Azienda Trasporti Funicolare Malcesine Monte Baldo; Gian Pietro Cigolini, ex direttore generale Agsm.

L’importante lavoro del comitato tecnico-scientifico dovrà predisporre la promozione della base per lo stato di conservazione e progettazione della gestione delle attività che permetteranno al museo di essere visitato.

La trasformazione in museo della West Star genererà un enorme indotto, “A regime la Base Nato potrebbe registrare oltre centomila accessi all’anno” ha affermato il Sindaco Sega, non solo per il comune di Affi ma per tutto il territorio gardesano, entroterra compreso. A questo proposito, Federalberghi Garda Veneto è stata già coinvolta nel progetto per la promozione turistica della base anche nell’entroterra.

Il nostro coordinatore della sezione turismo Giacomo Ballerini afferma “Abbiamo l’obiettivo di fare grandi numeri con l’apertura al pubblico della West Star. Affi è un importante comune di transito e potrà finalmente avere un prodotto turistico all’interno del territorio municipale e, di conseguenza, un rilevante indotto turistico grazie alle persone che verranno a visitare il bunker museo”.

Le premesse sono importanti, trattandosi di un manufatto simbolo dell’approccio dell’innovativa gestione bellica dell’ultimo Novecento fondato sulle missioni e il comando militare ma anche una rilevante opera frutto dell’ingegno umano. Nel futuro, l’ingente numero di testimonianze e documenti raccolti potrebbe, inoltre, far parte di un Centro Studi sulla Guerra Fredda.

Siamo orgogliosi, grazie alla scelta di Giacomo Ballerini come componente della commissione tecnico-scientifica, che tutti noi del progetto Educazione Turismo potremo dare il nostro contributo a questo rilevante programma che permetterà ad un luogo imponente e misterioso di essere visitato da migliaia di persone.